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PRIMARIE

Se sette nomi…
vi sembran pochi…
Franco Isman


candidati
Marco Riboldi, Donatella Paciello, Roberto Scanagatti, Egidio Longoni, Armando Pioltelli, Francesco Beretta, Silvano Appiani
foto Franco Isman - Arengario

No, non ci sembrano affatto pochi, e che rappresentino una ricchezza, eccetera, eccetera, come ci ha spiegato un efficace Sergio Civat, ci sembra una magra consolazione. Invece Civati ha ragione nel vantare le 2180 firme raccolte dai comitati che appoggiano le diverse candidature e che, dopo le primarie, si sono impegnati tutti a sostenere il candidato sindaco che ne uscirà. Ed ha anche ragione nel vantare il primato e la trasparenza del centro sinistra a confronto delle nebbie padane e viciniore.

Oggi presentazione alla stampa dei magnifici Sette prima della presentazione al pubblico che ci sarà martedì 13 dicembre, in teoria alle 20:45, sempre al Binario 7.
Breve introduzione appunto di Sergio Civati e poi la parola ai candidati: 4 minuti ciascuno in un ordine preventivamente sorteggiato.

Egidio Longoni
EGIDIO LONGONI, consigliere comunale PD ed il più giovane dei concorrenti, ha fatto un efficace discorso programmatico, articolato in cinque punti: “Il nuovo qui a Monza”, sono sufficienti 6 assessori, naturalmente, dice lui, 3 uomini e 3 donne e di questi 3 under 40, un amministratore unico nelle partecipate, volume zero per il PGT ed utilizzo delle aree dismesse, riforma del trasporto pubblico con l'obiettivo di incrementare notevolmente la velocità commerciale, oggi di 8 chilometri all'ora, centro servizi per i giovani e via discorrendo.

Marco Riboldi
MARCO RIBOLDI, consigliere comunale PD, che non ha partecipato alle selezioni interne al partito ma ha preferito, dice, presentare una candidatura indipendente perché le primarie sono più dei cittadini che dei partiti. Appartiene comunque al PD in quanto opera da sempre nell'area del cattolicesimo democratico. Il discorso non può che essere unitario, sono necessari servizi per la gente, incentivare i trasporti: la politica deve togliere fatica alla vita quotidiana.

Donatella Paciello
DONATELLA PACIELLO, unica donna, e questo rappresenta un sicuro vantaggio, iscritta anche lei al PD, avvocato, preferisce partire dalla sua persona e dalle sue motivazioni. Nata nel Meridione ha studiato al Nord, poi in Olanda anche per motivi sentimentali. Ha sempre prediletto i percorsi impegnativi: si pone degli obiettivi ambiziosi e si mette poi nelle condizioni di raggiungerli. Naturalmente non pensa di fare tutto da sola ma di dotarsi di validi collaboratori. Legalità e trasparenza sono i suoi obiettivi: “credo e voglio proporre una città a misura d'uomo”.

Francesco Beretta
FRANCESCO BERETTA della Federazione della sinistra, racconta appunto di essere rappresentante di un gruppo variegato che presenta però un progetto omogeneo. Azzeramento della variante del PGT dell'amministrazione Mariani innanzi tutto. E poi una città diversa, una città partecipata, che progetta il proprio futuro, si dovrà pensare a forme nuove di welfare, la cultura non dovrà essere un bene elitario ma appartenere a tutti i cittadini. E soprattutto legalità, partecipazione e difesa dei più deboli.

Silvano Appiani
SILVANO APPIANI è un indipendente, unico fra tutti i candidati, ma la passione politica lo ha accompagnato da sempre e infatti ha partecipato alla campagna elettorale di Michele Faglia. Vuole una Monza più bella (ricordate il “Monza più viva” di Faglia?) si deve battere questa giunta, rinverdire il successo del 2002 e per fare ciò è indispensabile far convergere i voti dei moderati. Il sindaco deve essere libero da pressioni esterne, gli assessori devono essere a tempo pieno e capaci di lavorare in gruppo, la macchina comunale deve essere riformata ed a disposizione dei cittadini.

Armando Pioltelli
ARMANDO PIOLTELLI è iscritto al PD, consigliere comunale nella legislatura Faglia, in questa è il prezioso cronista dei consigli comunali, accreditato da questo giornale.
“Quando piove si apre l'ombrello, il problema è che molti cittadini l'ombrello non ce l'hanno” esordisce. Poi racconta con sincerità di esser stato considerato un eretico per essersi presentato (come Riboldi) al di fuori delle votazioni del partito, al di fuori di lacci, laccioli, statuti e organigrammi afferma, dopo che la sua proposta di elezioni a doppio turno non era stato presa in considerazione. Se ci sono poche risorse è importante avere delle priorità e non sprecarle, le scelte devono essere trasparenti, anche le sedute di giunta dovrebbero essere aperte, come il consiglio comunale. Ci sono sette candidati e da questi uscirà quello che sarà capace di battere il centrodestra. UNITI SI VINCE. !

Roberto Scanagatti
ROBERTO SCANAGATTI fino poco fa capogruppo del PD in consiglio comunale, vicesindaco e assessore al bilancio con la giunta Faglia, è in consiglio comunale a Monza forse da quattro legislature. Attualmente ha accettato la nomina di assessore al bilancio nella giunta di Sesto S.Giovanni, in crisi per i noti motivi, per aiutare a tirarla fuori dal guado: scelta probabilmente politicamente dannosa agli effetti delle elezioni a Monza. Durante l'amministrazione Faglia i poteri forti erano rimasti fuori, ma poi sono riusciti a prevalere e lo si vede dalle azioni della giunta Mariani. Fatte le primarie, scelto il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, si dovrà por mano al programma con il massimo coinvolgimento di tutti. E' finito il tempo delle illusioni, si devono fare delle scelte. Fra i sette candidati si deve scegliere chi potrà avere più chances di vittoria.

Arengario ha consegnato a ciascun candidato una intervista scritta con una serie di domande comuni ed uno spazio di 500 caratteri a disposizione. Allo scopo di mantenere una posizione super partes abbiamo chiesto, a chi lo desidera, di consegnarceli entro la fine dell'anno assicurando la messa on line contemporaneamente subito dopo l'Epifania.


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  10 dicembre 2011